La nuova realtà ha dato origine a nuovi fenomeni sociali nel mondo del lavoro, a cominciare dalle “Grandi Dimissioni”, mirando a una ricerca ben precisa di lavoro che rispetti determinati canoni. Una delle più grandi agenzie per il lavoro a livello europeo, Randstad, ha stilato una lista di dieci motivi per cui si decide di cambiare lavoro:
1 – Relazioni professionali con i colleghi e i responsabili conflittuali o non allineate ai bisogni di quel momento, tra eccessiva pressione, mancanza di riconoscimento, assenza di comunicazione trasparente e scelte non meritocratiche.
2 – Il contenuto del lavoro. Molte persone cambiano posto alla ricerca di un contenuto di lavoro più interessante e stimolante, di quello attuale, più in linea con le aspettative del ruolo professionale che vogliono ricoprire.
3 – I valori aziendali. Sempre più persone sono pronte a dimettersi per scegliere un’azienda allineata al loro ideale.
4 – Lo stipendio. Se la retribuzione è percepita come insufficiente rispetto al proprio valore, è probabile che un lavoratore sia attratto da offerte migliorative.
5 – Il tempo. Oggi i lavoratori sono meno propensi a sacrificare il tempo libero. Spesso scappano da condizioni “tossiche”, in cui l’attività professionale invade totalmente quella privata.
6 – Le opportunità di crescita. L’offerta di percorsi di carriera strutturati e ambiziosi è uno degli elementi di attrazione dei candidati, soprattutto i più giovani.
7 – La specializzazione. A volte, specie per profili qualificati ad inizio carriera, è più interessante un’opportunità di specializzazione in un ambito di interesse, per acquisire conoscenza ed esperienza in un ruolo. La formazione stessa è un elemento di attrazione per i talenti.
8 – Il clima. L’esperienza del lockdown, la perdita della relazione di molti luoghi di lavoro e il conseguente senso di smarrimento hanno messo in evidenza l’importanza di un ambiente di lavoro accogliente, positivo e stimolante per alleviare lo stress, favorire la collaborazione e la produttività.
9 – Il lavoro da remoto. Dopo l’esperienza dello smart working di massa, oggi molti lavoratori ricercano espressamente offerte di lavoro che consentano di svolgere l’attività a distanza, magari da luoghi diversi dagli uffici delle grandi aree urbane, con maggiore flessibilità sugli orari e improntati al raggiungimento di obiettivi.
10 – Il desiderio di cambiare. Cambiare il posto di lavoro può significare dare un taglio alla quotidianità per aprirsi a nuove sfide, stravolgere completamente la propria vita per mettersi alla prova con un’avventura che dia un nuovo significato al proprio percorso.