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Lettera di presentazione e Lettera motivazionale: le differenze

25 Ott 2022

Lettera di Presentazione e Lettera Motivazionale sono due elementi che accompagnano il nostro Curriculum Vitae, dando maggiori possibilità di emergere quando ci candidiamo per una nuova posizione lavorativa.

 

Anche se spesso nell’annuncio di lavoro la lettera di presentazione o la lettera motivazionale non sono esplicitamente richieste, è inutile dire che inviarla insieme al proprio Cv è sempre preferibile; offre maggior libertà di espressione e aiuta il recruiter a capire le motivazioni che spingono il candidato a proporsi per quella determinata azienda e posizione.

 

In che cosa si differenziano le due tipologie di lettere?

La Lettera di Presentazione deve rispettare la suddivisione in quattro paragrafi:

  • Intestazione: inserisci il tuo nome e i tuoi dati personali cercando il nome del responsabile delle risorse umane, o di chi si occupa la selezione, sul sito aziendale.
  • Introduzione: specifica per quale posizione ti candidi e introduci quali sono le tue esperienze di lavoro o studio e le skills che ti rendono adatto alla posizione. Metti sempre in risalto le Soft Skill, ovvero le tue qualità personali, evitando elenchi ma spiegandole.
  • Corpo: spiega perché sei interessato alla posizione, perché ti piacerebbe lavorare per quell’azienda e perché pensi di essere la persona adatta per quel ruolo. È la parte più importante della lettera, dove deve trasparire tutta la tua motivazione. Mostra il tuo interesse per la compagnia, soprattutto in caso di lettera di presentazione come candidatura spontanea; sottolinea le motivazioni che ti hanno spinto a rispondere a quella specifica offerta di lavoro, scegliendo la loro azienda piuttosto che un’altra; evidenzia le Hard Skill: come stage, esperienze lavorative, tesi e ricerche su tematiche di interesse aziendale, la conoscenza certificata di lingue estere.
  • Conclusione: rimarca i tuoi punti di forza, ringrazia per l’attenzione e indica che resti a disposizione per un eventuale colloquio.

Attenzione che la lettera sia chiara, senza errori, pertinente, completa, ben ordinata e strutturata nella forma e nel contenuto ma concisa, l’ideale è una lunghezza massima di non più di 15 righe.

La lettera motivazionale segue la stessa divisione in quattro paragrafi e la lunghezza di 15 righe della lettera di presentazione, ma si differenzia per una maggior libertà del corpo della lettera.

Dalla lettera motivazionale non ci si aspetta una descrizione delle nostre abilità professionali e personali, o una spiegazione del nostro percorso accademico e lavorativo, dalla lettera motivazionale deve emergere letteralmente la nostra motivazione che ci spinge verso quella posizione.

La lettera motivazionale è un testo persuasivo che racconta la nostra storia, il linguaggio che va usato è personale e non deve essere troppo artificioso e formale perché rischia di essere non coinvolgente.

Ricerca i valori e la mission dell’istituzione, organizzazione o azienda a cui ti vuoi unire e assicurati che le tue motivazioni siano in linea con i valori aziendali.

Anche se spetta al curriculum raccontare i percorsi e i traguardi raggiunti è bene riproporli per contestualizzare la propria motivazione attraverso i successi raggiunti, evidenziando come l’opportunità per cui ti stai candidando possa aiutarti a connettere il tuo passato al tuo futuro.

Una lettera motivazionale dovrebbe coinvolgere il lettore nel tuo racconto di ciò che vuoi ottenere e della tua ambizione. Questa lettera è l’opportunità di far vedere chi sei veramente, in un modo più diretto e personale rispetto al Cv.

Concludi la tua lettera con una frase d’impatto o un aneddoto “concentrato”, lasciando il lettore, in questo caso il recruiter, con la voglia di saperne di più su di te.

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