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Prima di scrivere il CV, rispondi a questa domanda: chi sei davvero?

14 Gen 2025

Nei primi due capitoli del nostro viaggio, abbiamo esplorato il “fuori”: un mondo del lavoro in piena rivoluzione e le competenze necessarie per affrontarlo. Ora, è il momento di fare il passo più importante e, forse, più difficile: guardare “dentro”.

Prima di aggiornare il tuo profilo LinkedIn, prima di inviare anche una sola candidatura, fermati e poniti la domanda più potente di tutte: “Chi sono io, davvero?”.

Sembra una domanda filosofica, ma nel mondo del lavoro di oggi è la domanda più concreta che esista. Perché non puoi vendere un prodotto che non conosci. E quel “prodotto”, nel mercato del lavoro, sei tu. Costruire la tua carriera senza una profonda consapevolezza di te è come costruire una casa senza fondamenta: al primo soffio di vento, crollerà tutto.

Sei pronto a gettare le tue fondamenta? Iniziamo.

 

La tua mappa personale: l’analisi SWOT

 

Uno degli strumenti più semplici ed efficaci per iniziare a fare chiarezza è l’analisi SWOT personale. Prendi un foglio e dividilo in quattro quadranti. Non pensare troppo, sii istintivo.

 

  • Punti di Forza (Strengths): in questo quadrante, scrivi le tue qualità migliori: in cosa sei bravo? Quali competenze ti vengono riconosciute dagli altri? Identifica le tue competenze distintive e i tuoi valori personali.
  • Punti di Debolezza (Weaknesses): qui, con onestà e senza giudizio, elenca le aree in cui ti senti meno preparato. Considerale aree di miglioramento da trasformare in opportunità di crescita.
  • Opportunità (Opportunities): ora guarda all’esterno: quali trend del mercato puoi sfruttare? Quali persone nella tua rete potrebbero aiutarti? Ci sono corsi di formazione che potrebbero fare al caso tuo?
  • Minacce (Threats): infine, analizza i fattori esterni che potrebbero ostacolare il tuo percorso: la concorrenza nel tuo settore? Una tecnologia che non conosci? Scriverli è il primo passo per neutralizzarli.

 

Andare più a fondo: 3 esercizi di riflessione

 

La SWOT è un’ottima partenza. Ora proviamo ad andare più in profondità con questi esercizi di riflessione:

  1. Pensa alle tue vittorie: quali sono le 3 cose che ti sono riuscite meglio nell’ultimo anno (sul lavoro o nella vita privata)? Scrivile. Ora, per ognuna, chiediti: “Perché ci sono riuscito? Quali mie qualità ho messo in campo?”.
  2. Definisci i tuoi “no”: quali sono i tuoi valori non negoziabili? Cosa non saresti disposto a sacrificare per un lavoro? Potrebbe essere il tempo per la famiglia, l’autonomia decisionale, un ambiente di lavoro sereno, la possibilità di avere un impatto sociale. Metterli nero su bianco ti eviterà di finire in contesti che ti renderanno infelice.
  3. Onora le tue cicatrici: ripensa a un’esperienza passata che consideri un fallimento. Invece di rivivere la delusione, chiediti: “Cosa mi ha insegnato quella situazione? Che consapevolezza ne ho tratto?”. Spesso, le lezioni più importanti si nascondono lì.

 

Cos’è davvero una “competenza”?

 

Attraverso questi esercizi, inizierai a vedere che una “competenza” è molto più di una riga su un CV. È un concetto completo, un mix di tre elementi fondamentali:

 

  • Le conoscenze specifiche che hai accumulato durante la tua formazione.
  • Gli elementi della tua intelligenza personale e professionale.
  • La motivazione, la spinta interiore ad attuare e mettere in pratica le tue potenzialità.

Conoscersi non è un atto di egoismo, ma l’atto di responsabilità più grande che puoi compiere verso il tuo futuro professionale. È un lavoro che richiede tempo e onestà, ma i suoi frutti sono inestimabili.

Ma una volta che abbiamo questa preziosa consapevolezza, cosa ne facciamo? Come la trasformiamo in un messaggio potente che possa interessare un’azienda e un recruiter?

È esattamente quello che scopriremo nel prossimo articolo: “Smetti di cercare un lavoro. Inizia a offrire il tuo valore unico”.

* Articolo redatto per il progetto R.A.D.I.C.I.  – Rete Attiva per il Domani: Insieme per una Comunità Integrata.

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